La Tradizione di Ricordare i Propri Cari
Scoprire by not coincidences come, in un paese non così lontano dall’Italia, una cultura riesca ancora a preservare la tradizione di ricordare i propri cari, in maniera veramente unica, semplice e reale. La Turchia e in questo specifico caso Izmir, è un società che non ha ancora perso l’importanza delle tradizioni, delle celebrazioni, nonostante la modernizzazione degli ultimi decenni.
Pochi mesi dopo il mio arrivo a Izmir, comincio a notare per le strade dei banchetti itineranti di cibo. Non si tratta di street food, piuttosto sembrano dei veri e propri catering. Non parlando Turco, non riesco a cogliere i commenti delle persone in prossimità del cibo che viene distribuito. La prima volta butto un occhio e vado dritto. La seconda volta mi fermo proprio a guardare cosa stanno vendendo, il fatto strano è però che nessuno sgancia uno sghei, è tutto gratis. La terza volta mi fermo e chiedo.
Sono fortunata perchè la persona che interpello parla un minimo di Ingles, dato che a Smirne/Izmir è una rarità.
“Sono banchetti organizzati dalla famiglia di chi ha lasciato questa dimensione fisica“
La ricorrenza della morte di un defunto, ricordare i propri cari in Turchia è una celebrazione positiva. La famiglia decide infatti di offrire del cibo per strada, a perfetti sconosciuti. Normalmente vengono appositamente scelte zone distanti da quella che era la residenza del caro. Secondo la tradizione Turca, più sconosciuti si fermeranno al banchetto, più il ricordo della persona si protrarrà nel tempo.
Citando il famoso scrittore Libanese K. Gribraim: “Il ricordo è una forma di incontro”.
Effettivamente è quello che mi è successo la volta successiva che ho incrontrato la distribuzione di cibo e mentre mangiavo le palline di farina fritta. Un’importante apprendimento ancora una volta legato all’importanza e al valore che lo sconosciuto, in tutte le sue manifestazioni, può avere nella nostra vita. Mi sono chiesta chi fosse la persona, quale potesse essere stata la sua storia, ho soffermato i miei pensieri su di lei/lui e inevitabilmente ho ringraziato.
Già, proprio così.
Ho ringraziato, sorriso e ricordato senza conoscerla, la persona che aveva lasciato la sua dimensione fisica su questa terra e che, senza avermi mai conosciuto, mi stava regalando del cibo…Per me scoprire questa tradizione è stato veramente illuminante e l’ho messa nelle lista delle aperture mentali che vorrei portare in Italia, in maniera pratica. Chissa se ce la farò ma del resto, qualcuno deve sempre gettare il primo seme.
E tu la conoscevi questa usanza Turca e soprattutto ti ha emozionato come è successo alla sottoscritta ?
Grazie di essere arrivato/a a leggere fino a qui, Kissez, Fede.