In Turco si dice Nazar Boncuk che significa appunto:
“Occhio di Allah“.
Per decenni Turchia e Grecia si sono conquistate vicendevolmente molti territori. Le usanze che oggi hanno in comune quindi sono tante. Noi qui però, diamo per assodato che l’occhio di Allah sia Turco.
I Turchi sono bravissimi osservatori, in grado di notare i dettagli di ciò che gli gravita intorno guardandoti fisso negli occhi.
L’occhio di Allah, secondo la tradizione turca, è in grado di proteggere dalle energie around. L’originale e’ di colore blu ma da bravissimi commercianti quali sono, ne sono stati creati di ogni colore.
Il Nazar Boncuk in Turchia si trova ovunque. A casa, negli uffici, in macchina, formato collana e/o braccialetto, indossato dai neonati, in bagno, nei negozi, fruttivendolo incluso ovviamente.
Per quanto riguarda braccialetti e collane, una volta che si rompono, significa che l’occhio di Allah in quel preciso momento ci ha protetto.
La sua funzione è quindi terminata e va sostituito subitissimo.
Esistono milioni di leggende a riguardo dove il comune denominatore sembra essere che: “l’Occhio sia lo specchio dell’Anima”. Non a caso infatti il colore originario è il blu, colore associato all’anima in molte culture e testi sacri.
Guardando gli occhi di una persona riusciamo a sentirla, la possiamo percepire perchè i nostri occhi, sono la connessione tra il nostro mondo, quello interno e quello degli altri, il mondo esterno.
Non a caso, è anche bello esteticamente, perchè tutto ciò che è puro corrisponde sempre a un livello di canone estetico molto elevato. Indi, state in occhio e se capitate in Turchia, Grecia o paesi limitrofi, non mancate di tornare a casa con lui.
“L’occhio di Allah, una delle tante possibili forme in cui l’invisibile si manifesta. Un invisibile che non riusciamo spesso ad accettare e/o a riconoscere ma che c’è, c’è sempre stato e per fortuna, sempre ci sarà”.
Si tratta dela nostra personale lanterna, in grado di illuminare il cammino di ognuno di noi. Non ha bisogno di gasolio, basta connettersi & si manifesta: l’INVISIBILE.
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