Tanti anni or sono, scopro un corso di meditazione particolare. Si tratta della Meditazione Vipassana ma ogni scusa è buona per non farlo.
Poi arriva il 2017…
Dato che il momento perfetto non arriverà mai, mi metto letteralmente dentro al pc e mi prometto di farlo ovunque trovi posto.
“E Praga fù o meglio, la campagna sperduta di Praga…”
Il sito al quale accedere per le iscrizioni around the world è: www.dhamma.org
In Italia esiste una sola sede e si trova a Marradi (FI).
Per iscriversi bisogna stare sul pezzo, perchè quando si aprono le iscrizioni, i posti svaniscono nell’arco di pochissime ore. C’è un modulo da compilare ma tutto fattibilissimo, dato che ci sono riuscita anche io. Una volta concluso il corso di primo livello si potrà accedere, volendo, al corso avanzato oppure partecipare in qualità di personale volontario.
Il corso è a offerta libera. Si dà in base alle proprie possibilità e le donazioni servono, per chi verrà dopo di noi. Tutto il personale: addetti alla cucina, insegnanti, coordinatori, svolgono il proprio operato in forma assolutamente gratuita.
Fluido – Circolare – Dare for free
Quando si arriva, si deposita tutto quello che rappresenta il fisico e in grado di portarci all’esterno: cellulare, diari, penne, fogli di carta.
Nada de Nada de Nada
Se siete interessati a vedere un video in cui vi guido tenendovi per mano, dove spiego tutti i dettagli di cosa fare & di come muoversi, per saltare dentro al corso di meditazione Vipassana, potete cliccare sulla mia faccia che segue :).
L’obbiettivo è quello di stare all’interno e ri-scoprire tutta l’energia che possediamo.
Uomini e donne sono divisi in due padiglioni diversi. Unico momento comune, le zone atte alla meditazione ma anche lì, si è divisi e non è un caso.
Si mangia molto poco e molto sano. Ci si alza presto per meditare. Si va a dormire presto per meditare. Non esiste obbligo. Si fa quanto più si può ma è chiaro che, più ci si spinge oltre, più si scoprono cose interessanti.
Vipassana, nell’antica lingua Indiana Pali, significa:
“Vedere le cose in profondità, vederle per quello che sono”
La Meditazione Vipassana per diversi motivi, cade in disuso fino a quando Siddhatta Gotama, il Buddha, la riscopre più di 2500 anni fa.
Viene definita come: “un arte di vivere“.
Una tecnica per uscire dalla sofferenza, dato che produce la purificazione della mente.
Da Buddha ad oggi si sono susseguiti i vari Maestri che hanno permesso a noi comuni mortali, di riscoprirla e di riutilizzarla. L’ultimo è stato S.N. Goenka, scomparso qualche anno fa. L’insegnamento della Meditazione Vipassana è svincolato da qualsiasi credo religioso o credo.
Si basa infatti sul principio che la sofferenza e le sue cause sono universali indi, il modo per “uscirne”, deve essere uguale, facile e accessibile a tutti.
“Dieci giorni in cui si cambia osservando, solo il proprio respiro”
Nessuna contaminazione esterna. Mente e Corpo entrano in strettissima relazione tanto da poter eliminare impurità quali: illusioni, paure, condizionamenti, tensioni. Una Mente che impara a osservare le sensazioni del e sul proprio corpo, a non reagirvi (equanimità), fino a trasformarsi in un contenitore bilanciato, pieno di Amore & di Compassione.
Dieci giorni in cui si parte per un bel viaggio in cui ti vedi, ti senti, ti osservi come dall’alto. Possono comparire flash della tua vita passata & futura (o di vite parallele…chissà), immagini di persone, per rivivere emozioni forti passate rimaste bloccate.
Può arrivare di tutto.
Per quanto mi riguarda posso solo dire che l’ultima notte, mentre tutti sembravano dormire, mi sono ritrovata a girare da sola per l’hotel anni ’90, in disuso e aperto solo per l’occasione, con il grande viaggio che potessimo morire tutti bruciati.
Già perchè io, appartengo all’elemento fuoco, in tutte le possibili culture/tradizioni.
By the way, sopra la nostra testa, era scoppiato un temporale durato ore, stile fine del mondo. A corso terminato, quando si poteva riparlare, la mia compagna di stanza, mi ha confessato che anche lei se l’era fatta addosso, fuoco o non fuoco.
Se siete interessati a sapere cosa ho appreso a seguito dell’esperienza fatta, potete continuare qui.