La prima cosa che facciamo tutti, appena usciamo fuori dalla famosa apertura, è un respiro.
Se l’appena nato ha iniziato a respirare, significa che va tutto bene.
Vita.
L’ultima cosa che faremo quando lascieremo questa dimensione fisica sarà, esalare l’ultimo respiro.
Morte.
Il ciclo terreno.
Nei lontani anni ’90, per problemi di noduli alle corde vocali, ho avuto la fortuna di scoprire il training autogeno.
La dotteressa che lo promuoveva, era avanti anni luce.
Due volte alla settimana, si lavorava sulla propria voce attraverso la respirazione diaframmatica e alla fine il tutto si concludeva, con 10 minuti di meditazione.
C’erano studentesse ancora minorenni come la sottoscritta, cantanti d’opera, casalinghe, insegnanti…
Non ho capito subito cosa avevo imparato, sta di fatto però che i noduli sono spariti, ho imparato a respirare con il diaframma e il tono della mia voce e risata, con il tempo sono cambiati.
Respirare è una costante del nostro vivere.
Il nostro respiro si adatta in maniera naturale, alle diverse situazioni fisiche, assumendo ritmi diversi: quando corriamo, dormiamo, nuotiamo, facciamo l’Amore.
Poi ci sono degli eventi estemporanei nella nostra vita, come quando si partorisce per esempio, in cui è necessario imparare un nuovo tipo di respirazione, affinchè il tutto sia fluido e si muova all’unisono.
Infine, c’è il respiro relazionato alle emozioni e qui spesso andiamo in apnea. Il bambino, salvi rari casi, questa relazione la riesce a gestire molto bene.
Non si può dire lo stesso per l’adulto.
I motivi e i fattori scatenanti, che possono produrre le apnee, possono essere di vario genere: l’ansia, la paura, la vergogna, gli attacchi di panico, le troppe cose da gestire.
Si crea un ritmo innaturale, richiedendo molto sforzo al nostro corpo.
E’ come se per pochi secondi avessimo l’impressione di non farcela.
Potremmo anche dire che, quando non c’è armonia tra il dentro & fuori da noi, il respiro rischia di perdere il suo equilibrio/ritmo naturale.
In molte società si è educati sin da piccoli a sentire e controllare il proprio respiro, in maniera che una volta adulti, sia interiorizzato. Una delle techiche più utilizzate è quella della meditazione, che sembra essere la più difficile ma paradossalmente, risulta essere la più facile.
So, Chiù meditazione pè tutti !
Tu Cosa Ne Pensi ? Mi farebbe molto piacere saperlo