La mia prima esperienza di HomerestauranT, è avvenuta al grattacielo di Rimini.
Estate 2018.
Il nome dato all’evento è Vertical Bio Dinner .
Dei 27 piani di cui è composto il grande edificio, la cena si svolge al 24° piano e la sensazione, è proprio quella di essere in verticale.
In Italia, fatta eccezione per Milano e qualche palazzo molto alto, sparso in qua e in là sul territorio nazionale, di grattacieli ce ne sono ben pochi.
Tutto ciò che è nuovo spesso viene criticato ed è lo stesso che è successo al grattacielo di Rimini.
C’è stato un momento storico Italiano, in cui ricostruire, significava benessere e quindi, gli appartamenti dell’altissimo edificio, andavano a ruba e non a prezzi modici. Poi come spesso succede, essendo ubicato proprio vicino alla stazione ferroviaria, è arrivato il momento del declino, tanto quasi da svuotarsi.
And again, proprio come la fenice, è risorto ancora.
In seguito a una politica di rinnovamento della città di Rimini, a opera del nuovo sindaco, il grattacielo è tornato a essere la dimora degli artisti.
A oggi rimane l’unico edificio più alto della città, quindi dire che la visuale è super, è dire poco…!
Il programma dell’homerestaurant prevedeva:
- buffet dalle 19.00 alle 21.30;
- ci si presentava al portiere, che era in possesso della lista degli invitati;
- ci si infilava dentro a uno dei 3 ascensori anni ’70 (fantastici), salendo letteralmente al volo;
- un corridoio abbastanza fatiscente ma, quando si entrava nell’appartamento, trac, lo scenario cambiava radicalmente;
- arredamento interno top;
- gli organizzatori erano una coppia & la cuoca;
- la musica diffusa da un giradisci, che buttava fuori la musica di Piazzolla & anni ’70;
- cibo vegano;
- una ventina di persone circa;
- il gatto di nome Tao;
- prezzo super modico, bevande incluse.
Fatta eccezione per la sottoscritta che si era presentata da sola, tutti gli invitati dell’homerestaurant, erano insieme e non troppo aperti a scambiare quattro chiacchere, con lo sconosciuto.
Lo sconosciuto quella sera, era rappresentato dalla sottoscritta.
Dopo pochissimo, ho trovato la soluzione. Ho cominciato a socializzare con gli organizzatori, super open mind (per forza), facendomi grossi risate e scoprendo moltissime cose, di cui non sapevo proprio nulla.
C’è sempre una uscita di sicurezza, basta solo imparare a riconoscerla.
*Se questo articolo ti ha ispirato e/o illuminato, lo puoi condividere tramite telegram, altrimenti è giusto come le api, che tu raccolga il polline da fiori che ti attirano di più. Grazie Anyway, di essere volato qui, anche solo per pochi minuti*
vorrei provarlo
Cara Maurizio, nel post trovi tutte le informazioni per provarlo, buon divertimento 🙂