Contatto l’associazione Fundacion Hilo Sagrado per scoprire i dettagli della storia della borsa Wayuu.
Parte la prima email.
Nada.
La seconda.
Nada.
Finalmente all’invio della terza email, dall’altra parte dell’etere qualcuno risponde.
Ho appuntamento con una delle responsabili della Fundacion Hilo Sagrado, dato che Sabrina Prioli ha lasciato l’associazione alcuni anni fa.
Ora sono due sorelle Colombiane ad avere in carico il tutto.
Una delle sorelle, superfashion, comincia a parlare come un fiume in piena, elecando tutti i progetti in cui la Fundacion Hilo Sagrado è coinvolta, spiegando che il tutto è reso possibile attraverso il guadagno delle borse.
Nella regione della Guajira stanno sfornando progetti di irrigazione, progetti di educazione, costruzione di scuole.
La famosa economia circolare.
Tanta roba.
La Colombiana responsabile dell’Associazione ci racconta con un orgoglio quasi commovente che le borse Wayuu in questo momento sono super apprezzate a NYC e che, un negozio a Berlino, sembra averne l’esclusiva in Europa. Non solo, ci racconta con una gioia immensa, di essere entrate a far parte dell’Ethical Fashion Forum.
La storia delle borse Wayuu è una delle tante around the world che possono solo caricare di speranza e confermare ancora una volta, che le cose che sanno di buono alla fine, decollano sempre.
Ci saranno mille difficoltà, mille muri da superare, sicuramente del tempo ma alla fine, il buono emerge sempre, esattamente come è riuscita a fare la Fundacion Hilo Sagrado, dove un intreccio di strade e di cammini diversi, sta cambiando e migliorando il destino della comunità Indigena Wayuu.
In caso vi foste persi la prima parte della storia delle Wayuu, potete fare un salto qui.
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