Perché dormire per 5 $ a Cuba ?
Perchè e’ poco ma c’è anche dell’altro…
Trovare un hostel per backpackers a Cuba, non è facilissimo e dopo varie info di amici di amici, arriva lui: ostello HAMEL.
Si tratta di un ostello gestito da una coppia over ’60 and more. Come si dice in gergo, chi manda avanti la baracca però è lei: Miss Magnolia.
Stanca di dipendere dall’assistenza Cubana che garantisce sì, ma solo il necessario, decide di mettersi in proprio (e farlo, a Cuba, non è proprio facile).
Le donne Cubane, come in quasi tutto il Sud America, sono il motore della società. Non solo si occupano dei figli e tutto ciò che concerne la casa ma spesso e volentieri, sono l‘idea che prende forma, per migliorare il futuro della famiglia.
Magnolia, non solo si mette in gioco in età assai matura nell’ideazione e gestione di un Hostel ma va oltre, mettendo sulla bilancia quello che ha a dispozione for free.
Le relazioni sociali che a Cuba, sono una delle cose più importanti.
L’Hostel, che è ubicato all’Havana è il punto di partenza, dove tutti i backpackers atterranno e soggiornano, per lo meno qualche giorno.
Da qui ci si sposta. Si devono cercare posti dove dormire ed essendo il wifi abbastanza inesistente sull’isola, cercare e trovare un letto, non è sempre facile. Cosi’ Magnolia, decide di mettere in moto tutte le sue conoscenze femminili, per creare una rete di casas particulares, sparsa su tutto il territorio. Alcune di queste donne sono già attive e ospitano già turisti, quindi si tratta solo di agganciarle.
Per altre invece, è una nuova possibilità, una spinta a fare.
Una volta deciso a grandi linee il tuo viaggio Cubano, ti siedi a tavolino con lei e iniziano le chiamate. Dal telefono stile anni settanta coloratissimo, partono le calls di convenevoli prima e di business dopo.
Il costo della stanza è 8 $ da soli e 5 $ in due, con tanto di colazione inclusa nel prezzo.
Quando decidi di lasciare la stanza per la next destinazione, si ripete lo stesso iter. La padrona di casa chiama la next casa particular, comunicando la data del tuo arrivo, l’orario e il dove.
Dall’alto ovviamente, c’è sempre la mente dell’Havana che controlla il tutto fili liscio e che le backpackers donne, non abbiano problemi di sorta. La rete negli anni si è allargata e si sono inseriti anche degli uomini (pochi ma buoni).
L’utilità delle rete delle donne create da Magnolia in quel di C u B a, ti guida per mano e praticamente ti trova, sempre, un buco dove dormire, a prezzi veramente irrisori, anche in stagioni in cui l’isola pullula di stranieri.
Lei non ha avuto la fortuna di uscire dall’isola del CHE ma è come se avesse viaggiato e viaggiasse con tutte le persone conosciute. Chiede infatti a ogni backpackers, durante la prenotazione by email, di portare un gadget dal proprio paese di provenienza, da esporre poi nell’hostel.
Magnolia aveva capito che trasformare la sua non fortuna in altro, le avrebbe permesso di andare oltre. Ha cercato di creare le condizioni affinchè le mancanze da lei vissute, potessero diventare opportunità per altri.
“Un esempio di evoluzione umana in grado di determinare anche l’evoluzione collettiva”.
Creando occupazione e indipendenza economica con le donne della rete di casa particulares, è riuscita a trasmutare la sua mancanza di libertà, nel suo piccolo, in piccole ma possibili nuove opportunità per le generazioni future.
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