La BATTAGLIA NAVALE di VALLECAS: un Eccellente BAGNATO…

La Battaglia Navale di Vallecas

Io se fosse in te, deciderei proprio di trascorrere un week-end estivo a Madrid solo per partecipare alla Battaglia Navale di Vallecas. Ti lasci scoraggiare dall’idea che nella capitale Spagnola non c’è il mare e quindi è impossibile che ci possa essere una battaglia navale ?

E’ vero ma solo in parte, adesso ti spiego per bene.

A Madrid non c’è il mare, è vero, ma c’è il tanto desiderato e utopico porto di Vallecas. Se vuoi quindi vivere un’esperienza a Madrid, unica, devi assolutamente provare la sua battaglia navale: quella di Vallecas, perchè io non credo che esista una simile esperienza all around the world oppure se c’è please dimmela, che mi appunto subitissimo.

Vallecas è un quartiere della capitale Madrilena. Linea 1, rossa. Nasce come area popolare che da sempre, ha rivendicato il suo essere città portuale, anche se di porto non si vede neanche l’ombra, perché Madrid si trova circa, a 600 m di altezza rispetto al mare.

“Nella storia di Madrid, il quartiere ha sempre avuto un importante ruolo politico e sociale. Vallecas infatti, ha visto a livello storico e politico il nascere di importanti lotte politiche e di movimenti libertari”.

I residenti di Vallecas da sempre, si definiscono utopici perché è l’utopia che permette il cambiamento, che rende possibile l’impossibile. E’ proprio questa utopia che trasforma Vallecas per un’intera giornata, in un vero e proprio porto, dove l’acqua arriva da ogni dove.

Nella lontana estate del 1981, nel mese di Luglio (metà Luglio per la precisione), perché è questo il mese in cui si svolge il tutto, si raggiungono nella caitale Iberica i 40° gradi. Questo, unito al fatto che si celebra anche la festa religiosa della Virgen del Carmen, porta gli abitanti a bagnarsi tra di loro. 

Da allora, il rituale si è ripetuto fino ai nostri giorni.

Normalmente quando si pensa alle feste religiose (almeno per noi Italiani), l’associazione fatta è quella di celebrazioni poco felici.

In Spagna nope.

Quando ho scoperto la battaglia navale di Vallecas nel luglio 2012, i suggerimenti erano solo i seguenti:

  • chiavi di casa;
  • qualche soldo;

il tutto avvolto in borse di plastica ed ermeticamente chiuse.

Finito.

Quello che si troverà e che ho trovato io nello specifico, è stato un intero quartiere con tutte le attività esercenti e porte di casa aperte e, tante gomme d’acqua everywhere. Le gomme servivano ai battaglieri, ai cittadini, a rifocillare le proprie pistole ad acqua, i secchi, gli innaffiatoi…

Al centro della piazza, una banda musicale da’ il benvenuto ai partecipanti, ufficializzando l’inzio della battaglia. Chiunque ha il diritto di tirare acqua a chiunque, e più si mostrerà una faccia stupita più acqua arriverà. La gente si unisce in un unico, immenso e bagnatissimo corteo che percorre le strade del quartiere fino a concludersi, in un grande parco.

Il tutto dura alcune ore. Molti degli abitanti del quartiere, si attrezzano con veri e propri impianti stereo posizionati sui balconi, sia sulle terrazze all’ultimo piano degli edifici. Oltre alla musica dall’alto, arrivano ovviamente anche tante secchiate, sempre dall’alto.

La battaglia di Vallecas è un vero esempio bagnato: di coesione sociale.

Anche se sei straniero e ti senti completamente stordito dall’acqua presa, a un certo punto molli, tutte le tue resistenze. Non ti senti più uno sconosciuto e tanto meno il contesto che ti circonda, ti appare come tale.

E’ solo allora, che arriva la sensazione di sentirsi parte del famoso: “Uno=Tutto”

E’ incredibile quello che sono riusciti a fare gli abitanti del quartiere di Vallecas. Ce l’hanno fatta, perchè hanno creduto e credono che l’utopia, può veramente produrre un cambiamento o meglio: un cambiamento positivo.

 

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